Ai bambini occorre un approccio globale alla conoscenza che passi attraverso l'esperienza, il gioco, la cura, la soluzione di problemi, una forte spinta emotiva e una buona relazione tra bambini e con gli adulti.
Si tratta di garantire dunque, un contesto di apprendimento che permetta la realizzazione di questi presupposti, affermando la centralità del bambino e al suo diritto di cura, istruzione, educazione e gioco.
Alla luce di queste riflessioni abbiamo ritenuto opportuno privilegiare una organizzazione mista dei bambini che frequentano l'asilo, che sia omogenea per certi aspetti , ma anche eterogenea nei momenti più specificamente dedicati alla didattica.
Lavorare con gruppi omogenei permette di garantire stimoli e percorsi adeguati a ciascun bambino e quindi diversificare maggiormente la proposta educativa organizzando piccoli gruppi per fascia d'età.
Allo stesso tempo numerosi sono i momenti di intersezione, durante la giornata, come l'accoglienza, il momento dopo l'attività strutturata, il pranzo..., ed è qui che si promuove una conoscenza sociale in quanto si percepisce la presenza di altri bambini che fanno parte dello stesso servizio e si mettono in atto procedure imitative del più piccolo verso il più grande e viceversa, poiché il più grande solidifica le competenze acquisite e si prende cura dell'altro.
Se da una parte l'omogeneità consente di fissare obiettivi finalizzati e percorsi individuali, attuare un progetto finalizzato per ciascuna fascia d'età e facilitare la soluzione di problemi simili nel pieno rispetto delle specifiche esigenze in base all'età, ai tempi e agli stili di apprendimento di ciascun bambino; dall'altra l'eterogeneità permette ad esempio di ampliare le opportunità di confronto e arricchimento tramite occasioni di aiuto reciproco, favorisce lo scambio di esperienze e comunicazione e consente di sviluppare capacità e competenze nelle attività ricorrenti di vita quotidiana e nelle attività di routine, che favoriscono esperienze educative di relazione non solo verso i rapporti umani ma anche rispetto alla realtà circostante.
Tutti questi aspetti positivi ci hanno portato ad unire le due diverse metodologie, traendo da entrambi i benefici funzionali al percorso educativo- didattico dei bambini.